Le fasi del colore, il più o il meno, la rotazione.
Ora discuteremo e vedremo le due immagini di un rotore rispettivamente in circuito aperto ed in circuito chiuso, che non sono nient'altro che i due lati opposti della medaglia o meglio del motore di un aeroplano elettrico o elicottero elettrico. affinchè si abbia una rotazione è necessario che solo le fasi siano differenti, ma la lunghezza dell'onda quindi gli avvolgimenti o i colori sono gli stessi.
Vedremo anche i corrispondenti avvolgimenti di filo rappresentati da diversa lunghezza d'onda, o lunghezza dell'avvolgimento, che rappresentano in realtà una capacità o dipolo o una induttanza o spira.
Circuito elettronico statico bilanciato a step (condensatore) circuito aperto (solo in corrente continua), è rappresentato dalla figura:
(Per il condensatore è il solo caso della corrente continua) In cui nessuno degli elementi si tocca, tali elementi nella realtà sono rappresentate da bobine di filo percorso da corrente in questo caso, come rappresentato nel disegno a diffrenti induzioni o avvolgimenti di filo corrisponde una diversa lunghezza d'onda che è traslata nel dominio delle frequenze ottiche in un diverso colore. La polarizzazione corretta per la rotazione non è questa in cui vengono rappresentate le diverse lunghezze d'onda in una scala digitale crescente o decrescente asseconda del verso che si considera, partendo comunque o dal rosso o dal blu. Quindi si può dire che questa scala è di tipo vettoriale ed è indicata per l'utilizzo di dipoli, o antenne di tipo statico, che non si muovono. In modo equivalente puo essere interpretato come una capacità, considerando le distanze dei due dipoli statici prossime. L'impedenza della capacità è: Z = Re - J Im.
Circuito elettronico statico bilanciato a Spirale, induttore:
(Questo caso per l'induttore non si verifica) Tale disposizione è bilanciata a spirale poichè si passa dal blu, al verde, al giallo,ed infine al rosso e poi si ritorna al blu. Questa disposizione è indicata per elementi statici come le spire o induttori. La spira o induttore se percorsa da corrente continua è un corto circuito, in corrente alternata invece è dotata di un impedenza Z=Re +J Im, quindi ha parte immaginaria in anticipo. Considerando invece gli avvolgimenti distaccati completamente e percorsi da una corrente alternata di differente frequenza non succede niente, non si ha una rotazione. Ripetiamo che affinchè si abbia una rotazione è necessario che solo le fasi siano differenti, ma la lunghezza dell'onda quindi gli avvolgimenti o i colori sono gli stessi.
Il circuito chiuso o corto circuito, (che in tal caso dipende anche dalla corrente che attraversa i due rotori visti sopra) è dato da:
(Induttore in C.C.) In tal caso non esiste più la scala colore ma i colori si sono mischiati perdendo il proprio ordine. Questo accade sicuramente quando nel caso di polarizzazione a spirale il circuito venga percorso da corrente continua. Nel caso della capacità invece si ha il circuito aperto solo in corrente continua, per tutte le altre correnti eccetto quelle infinite i colori si toccano uno con l'altro.
Non è possibile stabilire con i colori la rotazione di un elemento, perchè le fasi non possono essere indicate con lo stesso colore. Non esiste la fase di un colore, esiste solo la lunghezza d'onda del colore ma affinche avvenga la rotazione le fasi devono essere differenti, [sin(deg)+cos(deg)]. La fase definisce il livello in cui è l'onda nel tempo, se è in alto positivo, in basso negativo. (deg=degree=gradi).
è solo la disposizione a croce che da la fase del colore come per la geometria cartesiana si parte da un valore positivo, ad un valore di fase basso o fase alto immaginario, fino ad un valore reale negativo.
Nel calcolo della fase abbiamo N=sin(rad)+cos(rad); Ma come sappiamo per 0,28 rad o 16° il sin non è corretto, quindi la rotazione in quel punto non è corretta o si ha un salto di dimensione per 16° o 0,28 rad. La rotazione è funzione della disposizione dei colori di stesso tipo, disposti digitalmente secondo una croce, in modo continuo secondo un cerchio. Ma nello strumento meccanico chiamato appunto rotore le bobine di stesso tipo sono disposte in modo digitale.......Continua
La distribuzione sulla scala colore
Consideriamo la figura seguente:
essa rappresenta un ricongiungimento di punti. é tracciata volutamente su un piano X,Y, in modo da indentificarne i punti se X risulta dipendente da Y o vice versa se Y è dipendente da X. A ciascuna casella è associato un numero che varia da 1 a 9 ed un colore che varia nella scala cromatica dal violetto al rosso. Dunque ciascuna casella ha un colore associato e la separazione tra una casella e l'altra può essere identificata come zona di Fraunhofer, ossia una zona in cui le lunghezze d'onda per quella sensazione di colore decadono. Ad esempio il colore Verde esiste solo nella casella 5 quella centrale, ma le intersezioni con le altre onde sono rappresentate in grigio perchè esse rappresentano il colore di una delle caselle adiacenti al 5 ma che sono passate in zona di Fraunhofer.
La scala è rappresentata qui sotto, e l'unità di misura considerata sono i micrometri:
La scala colore può essere vista anche con un istogramma tridimensionale qui sotto, che meglio rappresenta i livelli di colore ed il gruppo di onde associato a ciascun livello. Anche se il rosso sarebbe dovuto essere più spesso in superficie del giallo perchè ha un intervallo più ampio, gli abbiamo rappresentati tutti con gli stessi livelli.
Ora dobbiamo valutare la dipendenza di della matrice X Y, perchè se troviamo che i valori rappresentati dalle intersezioni di X ed Y sono tra loro dipendenti possiamo applicare il metodo ai minimi quadrati che associa al piano X,Y una retta che ne rappresenta il valor medio, ossia andrà a fissarsi su un colore tra quelli appartententi alla scala.
Per la valutazione della dipendenza fissiamo i cardini a ciascuna zona come se stessimo delimitando una battaglia navale e suddividiamo le righe e le colonne della matrice in termini di frequenza associata a ciascun livello, in questo caso ogni riga ed ogni colonna associata ha valore pari a 15, dunque a ciascuna terna di colori è associato un livello pari a 15, la somma totale dei livelli di colore è pari a 60. Quindi abbiamo 3 terne di colore e a ciascuna terna è associata una frequenza pari a 15, la loro somma fornisce la frequenza totale dell'evento che è 15+15+15=60
X\Y | 1 | 2 | 3 | n(xi) |
1 | 4 | 3 | 8 | 15 |
2 | 9 | 5 | 1 | 15 |
3 | 2 | 7 | 6 | 15 |
n(yi) | 15 | 15 | 15 | 60 |
In termini statistici riportiamo la frequenza totale dell'evento pari ad 1 e dividiamo dunque tutti i termini per 60. Otteniamo la colonna delle probabilità delle terne lungo X e lungo Y, queste sono discrete ed hanno tutte lo stesso valore (la loro sommatoria ) pari a 0,25.
X\Y | 1 | 2 | 3 | p(xi) |
1 | 0,0666 | 0,05 | 0,1333 | 0,25 |
2 | 0,15 | 0,0833 | 0,0166 | 0,25 |
3 | 0,0333 | 0,1166 | 0,1 | 0,25 |
p(yi) | 0,25 | 0,25 | 0,25 | 1 |
Per verificare se X ed Y sono dipendenti dobbiamo fare il prodotto trala probabilità associata ad Y e la probabilità associata ad X. Già dal primo caso otteniamo che p(x1)*p(y1)=0,0625 mentre dovrebbe essere 0,06 periodico. In ogni caso affinchè X ed Y siano indipendenti dovrebbe risultare p(xi)*p(yi)=0,0625 per ogni casella mentre come possiamo ancora notare per p(x2)*p(y2)=0,083 questo determina che le variabili X ed Y sono statisticamente dipendenti.
Quindi possiamo scrivere le tabelle in questo modo
X(Y) | Y | X*Y |
4 | 1 | 4 |
9 | 1 | 9 |
2 | 1 | 2 |
3 | 2 | 6 |
5 | 2 | 10 |
7 | 2 | 14 |
8 | 3 | 24 |
1 | 3 | 3 |
6 | 3 | 18 |
45 | 18 | 90 |
oppure
Y(X) | X | Y*X |
4 | 1 | 4 |
3 | 1 | 3 |
8 | 1 | 8 |
9 | 2 | 18 |
5 | 2 | 10 |
1 | 2 | 2 |
2 | 3 | 6 |
7 | 3 | 21 |
6 | 3 | 18 |
45 | 18 | 90 |
ed otteniamo che il coefficiente di correlazione della retta che approssima la distribuzione statistica y=ax+b
presenta a=0 e b=5.
In cui
a=[n*Σ(xi*yi) - Σ(xi) * Σ(yi)] / [n*Σ (xi)^2 - (Σxi)^2]
b=[[Σ(xi)^2 * Σyi] - [Σ(xi*yi) * Σxi]] / [n*Σ(xi^2) - (Σxi)^2]
Questo indica che il generatore di segnale scelto per rappresentare la distribuzione statistica d'esempio e pari al livello 5 che è quello del verde, chiamato anche tensore di green.
Rappresentato in formule matematiche leggermente più complesse da: g(r)=e^(-jβ |r-r'|)/(r-r')
Confronto fra stringhe in Python
In quest' articolo per ora non si presenta nulla di nuovo relativamente a quanto detto per il linguaggio a oggetti Java nel normale confronto tra stringhe, dove non vi è però nessuna dinamicità nell'operazione, ossia non si ha tipologia di conversione del valore fornito dalla sorgente in una stringa criptata e poi riconvertita a valle di questa, dove come abbiamo visto in precedenza il Java nell'assertEquals presentava dei problemi nel confronto nell'utilizzo di codice in streaming. Attualmente il confronto presentato in Python è un codice che ha la sola cinematica della compilazione relativa al passaggio del codice dal linguaggio uomo a quello macchina e poi riconvertito nella pila a uomo. Per l'esecuzione del codice si utilizza l'IDLE Python 3.6.3 che viene compilata ed eseguita dalla shell di bash di un kernel linux superiore al 2.6, presente in un mac os, che può essere eseguita attraverso il terminal. Per quanto riguarda i commenti dei confronti fra stringhe in quelli visti precedentemente con i linguaggi Java e C++ ad oggetti ed il strutturale C, diciamo che in questo caso il Python come per il Java riescono ad evitare la perdita di dati come si verificava per la dimensione dei vettori e per l'operatore di confronto == per il C strutturale e per il C++ ad oggetti così come lo fornisce lo Stroustrup perché utilizzano delle librerie che vengono create ed importate apparentemente senza i problemi che si riscontravano nel C++, dove però in termini statistici almeno per il C++ il problema potrebbe essere risolvibile con l'importo di librerie ed anche di compilatori opportuni, poiché sia il Bordland che altri IDE e compilatori in questo linguaggio risultano essere difettosi a seconda della versione che si utilizza e asseconda della macchina sulla quale gira. Su Java questo non accadeva poiché essa è dotata di una macchina virtuale che ne rende indipendente l'esecuzione del codice a prescindere dall'architettura della macchina. Su Python come abbiamo detto utilizziamo gli stessi comandi visti per la compilazione ed esecuzione in java che erano javac e java installati nella cartella /bin principale di un sistema monolitico derivato da minix in questo caso linux con il terminal ed il codice per compilare ed eseguire il linguaggio del Python questa volta è fornito dalla stringa "python" che compila ed esegue il codice scritto sul IDLE o su un documento di testo qualsiasi che ha come estensione .py. La libreria che introduciamo si chiama re, con import re e consente il confronto tra stringhe e prevalentemente sta per rejection; o reiezione dei dati.
Una particolarità del python è l'indentazione del codice deve essere eseguita in modo scrupoloso rispetto agli altri linguaggi, altrimenti il codice non sarà compilato ne eseguito
Il codice è il seguente (che inserito nell'IDLE fornisce i colori differenti per una comprensione maggiormente immediata):
#####
import re
#Test number
for test_string in ['5-12345', 'ILL-EGAL']:
if re.match(r'^\d{1}-\d{5}$', test_string):
print test_string, 'is a valid number'
if test_string =='5-12345':
print test_string, 'Test string is == 5-1'
else:
print test_string, 'Test string is != 5-1 rejected'
else:
print test_string, 'rejected'
####
L'esecuzione del codice opportunamente indentato sul terminale di shell bash di linux fornisce la seguente risposta:
####
Domenicos-MacBook-Pro:Desktop domenico$ python TestString2.py
5-12345 is a valid number
5-12345 Test string is == 5-12345
ILL-EGAL rejected
####
Dove si nota che la dimensione della stringa confrontata è di 7 caratteri e tutti i caratteri sono riconosciuti, non vi è alcuna perdita di dati come accadeva in C. Qundi come detto in anticipo il Python si presenta allo stesso modo del Java per una compilazione prettamente formalizzata ad un annotazione del codice...resta da testare quello che accade nel caso di streaming del codice, anche se il compilatore ci anticipa già che l'indentazione del codice è un aspetto fondamentale per la compilazione, per cui si può già anticipare che è facile che attraverso uno spostamento dinamico di dati si perda l'indentazione di questo....verificheremo se esiste un programma per lo streaming in Python che ci consenta di testare la perdita dei dati nel confronto fra stringhe.